L’IMPORTANZA DELLO STAGE PER ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO
La crisi, che pare finalmente allentare la presa sul Paese, ci lascia un’eredità fatta non solo di sofferenze ma anche di consapevolezza: ci ha insegnato che nel mondo globale del XXI secolo bisogna essere capaci di affrontare il cambiamento, che si tratti di shock economici o di rivoluzioni come quella del digitale o della green economy. In questo mondo nuovo, soprattutto per i giovani, una cosa più di ogni altra può aiutare la “navigazione”: acquisire competenze funzionali per svolgere una determinata mansione professionale, ma anche acquisire tutte quelle competenze che potremmo definire “extra professionali”, ovvero le dinamiche aziendali, il clima, le regole, i rapporti, ovvero tutto ciò che comprende l’azienda in generale e che serve per “imparare a muoversi” nel mondo del lavoro.
Lo stage permette di passare dalla teoria alla pratica facendo qualcosa che può assumere un notevole valore professionale, e non meno importante, reindirizza gli interessi delle persone secondo un’evidenza empirica.
Consiste in un periodo di formazione, in azienda o presso un ente, rivolto alla diretta conoscenza del mondo del lavoro. E’ uno strumento utile per fare esperienza, sia in termini di lavoro che a livello di crescita personale.
Lo stage infatti, se da un lato ci consente di fare esperienza imparando a svolgere determinate mansioni, arricchendo così il curriculum vitae, dall’altro lato ci consente di crescere personalmente fornendoci “un campo di prova” per imparare a gestire i rapporti con i colleghi, con il datore di lavoro e con gli interlocutori professionali.
Oggi sono molte le aziende che richiedono stagisti, ma sono sempre pochi i candidati che si propongono, questo perché i giovani stanno un po’ perdendo la voglia di mettersi in gioco, di imparare e fare esperienza, poiché sono certi di aver acquisito delle conoscenze durante il percorso di studi, e vorrebbero entrare nel mondo del lavoro in maniera più stabile, con contratti più remunerativi e duraturi.
Quello però che succede è che queste persone si ritrovano a distanza di anni dal diploma o dalla laurea, senza aver mai avuto un’esperienza di lavoro, cosa che sicuramente non andrà a loro vantaggio nelle selezioni che seguiranno.
Un master permette di approfondire in maniera specifica e verticale determinati argomenti fondamentali per l’attività lavorativa che si andrà a svolgere, inoltre consente un allargamento del proprio network in termini di conoscenze personali, docenti, aziende o semplici amicizie. Molti master, ed il MaDAMM con le sue 475 ore di stage in realtà che operano a livello nazionale non è da meno, permettono di effettuare stage finali in aziende di primaria importanza. Questo elemento è determinante e spesso costituisce un vero e proprio ponte verso il mercato del lavoro.
C’è tempo fino al 7 novembre per iscriversi ai master di alta formazione e partecipare all’assegnazione delle Borse di Studio che coprono fino al 60% del costo dell’intero master.